Il più delle volte scegliere una seduta di design non è un’impresa semplice, il confine tra un inserimento perfettamente riuscito ed un completo disastro è piuttosto labile e necessita di buon gusto.

Sedie di design innovative

Da sempre le sedie sono state uno degli elementi più amati dai designer e dagli architetti, per la loro realizzazione in molti si sono profusi con continuità, dedizione e passione, alla ricerca di idee sempre nuove e capaci di stupire, a volte con il chiaro intento di produrre semplicemente qualcosa di spettacolare e fuori dal comune, in grado di lasciare tutti a bocca aperta, altre volte invece con un occhio di riguardo anche per l’aspetto funzionale ed ergonomico.

Sedie di design innovativeÈ giudizio comune a molte persone quello secondo cui gli oggetti di design sono sinonimo unicamente di estetica: come a dire che “sicuramente si tratta di elementi molto belli, ma non altrettanto comodi, pratici e funzionali”!. Bisogna ammettere che, senza dubbio, la praticità non è il primo requisito che si richiede ad una sedia di design, sia che si tratti di un modello storico (che a suo tempo ha segnato una svolta epocale e tutt’oggi continua ad esercitare un fascino senza tempo e senza eguali), piuttosto che dell’ultima geniale idea appena lanciata sul mercato; fatto sta che, comunque, non è sempre vero che l’aspetto ergonomico della seduta non è tenuto in considerazione.

Vi sono certamente delle sedute create come pezzi unici, quasi fossero sculture moderne, ideate più per essere ammirate che per venire utilizzate, alcune poi risultano davvero scomodissime, ma sono talmente belle da dimenticarsene. Chiaramente in questi casi, ovvero quando si decide di acquistare un elemento d’arredo unicamente per il suo valore estetico, si deve essere disposti a soprassedere su aspetti più pratici; non si tratterà poi di comprare più sedie da accostare ad un tavolo, ma piuttosto diSedie design scegliere l’elemento chiave dell’intero ambiente, che attraverso la sua immagine in qualche modo ci rappresenti e dica qualcosa di noi, rapportandosi comunque in maniera consona con tutto ciò che lo circonda ed al contempo rendendolo speciale ed interessante.

Ogni anno, tutte le maggiori aziende produttrici, presentano diversi nuovi modelli di punta, alcuni ideati per venire incontro alle esigenze quotidiane della clientela ed altri appositamente studiati per sbalordire: in entrambi i casi non c’è che l’imbarazzo della scelta e le variabili in gioco sono davvero tantissime, sia per quanto riguarda i materiali, che per ciò che concerne il tipo di seduta, che per le linee, le forme, i colori, le dimensioni e quant’altro. Proprio per questo motivo il più delle volte scegliere una seduta di design non è un’impresa semplice, perché trattandosi di elementi davvero molto particolari, con caratteristiche insolite, anche l’accostamento con il contorno richiede una conoscenza approfondita degli elementi che si stanno per abbinare ed un’attenta analisi di ogni dettaglio: il confine tra un inserimento perfettamente riuscito ed un completo disastro è piuttosto labile e necessita di buon gusto.

Sedie designTra le idee più bizzarre troviamo, ad esempio, la sedia ideata da Deger Cengiz, completamente realizzata in plexiglass a mo di poltroncina e sotto la cui seduta si trova una vera e propria “fioriera” contenente un cactus a palla spinoso, è ovviamente un elemento progettato innanzitutto per stupire e rompere gli schemi (d’altro canto a chi verrebbe mai in mente di sedersi su un cactus?); nonostante tutto se si trova il coraggio di appoggiarvisi la seduta non risulterà neppure particolarmente scomoda. Bisogna comunque precisare che questo stesso tema è stato ripreso anche da altri designer in maniera completamente differente: esiste ad esempio uno sgabellino a forma di cactus dove la seduta verde, realizzata in finta pelle ed in stile Chesterfield, appare a colpo d’occhio assolutamente morbida e confortevole; oppure si può trovare anche una rivisitazione più classica dello stesso soggetto, è la poltroncina Prickly Chairs, creata dalla messicana Valentina Gonzalez Wohlers, che ripropone le forme del cactus declinate attraverso le linee sinuose e dal sapor barocco, in stile Luigi XV.

Se è vero che le possibilità sono davvero molteplici è altrettanto vero che, soprattutto negli ultimi anni, il colore ha assunto un ruolo determinante e molte delle nuove sedute di design ideate da giovani creativi hanno come denominatore comune l’impiego di tonalità accese, vivaci e sgargianti: a volte si predilige il monocromatismo deciso, in altri casi invece vengono impiegate diverse nuance del medesimo colore, o ancora abbinamenti audaci di due o più tinte differenti; certo è che sempre più spesso il colore viene prima di ogni altra cosa ed è proprio questo a fare la differenza!

Sedie designLa collezione di sedie Nuance, create dal design Luca Nichetto e prodotte da Casamania, è davvero caratterizzata dall’utilizzo speciale che fa del colore: si tratta infatti di sedie imbottite che, sia nella versione dedicata ad affiancare un tavolo (da pranzo o di studio/ufficio) che in quella dedicata allo svago ed al relax (dotata volendo anche di sgabellino poggiapiedi), vengono prodotte con un rivestimento in stoffa attraverso un procedimento particolare che permette di riutilizzare scampoli di tessuti si scarto e consente di ottenere effetti sfumati davvero ed unici. Va detto, ad onor del vero, che lo stesso modello viene realizzato anche con rivestimento monocromo in pelle; l’impatto è comunque particolare, ma inevitabilmente meno d’effetto!

Sedie designEsistono poi molte sedute di design di nuova generazione in cui non è solo il colore a fare la differenza, ma all’impiego di quest’ultimo si unisce una forma, con delle linee capaci di fare da discriminante. Ad esempio bellissime, sobrie, colorate ed al contempo poco ingombranti, capaci da sole di arredare con stile una zona living, sono le nuove sedie Twist, prodotte da Tonon, dove ognuna è costituita da un unico pezzo in torsione su sé stesso. Ancor più sbalorditive Him, Her e Joy, sedute commercializzate da Casamania e prodotte in polietilene a stampaggio rotazionale colorato che, riprendendo le fila della storica Panton Chair, rievocano le silhouette rispettivamente di un uomo, di una donna e di un bambino, apparendo quasi come sculture di gesso, che ad un primo colpo d’occhio appaiono certamente accoglienti ed ergonomiche!

Immagini www.casamania.it e www.tononitalia.org

Sara Raggi

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