Fino a qualche anno fa, le sedute realizzate in materie plastiche erano utilizzate per lo più in ambienti informali e di poche pretese, oggi sono diventate davvero un must dell’interior design.

Sedie trasparenti

Le sedute realizzate in materiale plastico, di qualunque tipo esse siano, sono senza dubbio le sedute più utilizzate e diffuse al mondo, che occupano una buona fetta dell’intero mercato, non solo per quanto concerne le sedie da utilizzare nelle abitazioni, ma anche per quelle impiegate nei locali pubblici e nei luoghi con grande affluenza di persone. In questo campo l’ultima tendenza è senz’altro quella di impiegare materiali innovativi che consentano di ottenere prodotti sempre più belli, robusti, ma al contempo leggeri, versatili, impilabili e soprattutto trasparenti!

Nasce da un'idea di scultura industriale trasformata in una vezzosa forma ergonomica la nuova seduta di Patricia Urquiola per Kartell, la sedia in policarbonato trasparente Frilly. L'effetto ondulato che percorre l'intero corpo-struttura dona a questa sedia un aspetto leggero e morbido come un tessuto plissé, dall'effetto ottico sensuale, giocoso e femminile.

Se un tempo, nel nostro paese la famosa ditta Kartell era uno dei pochi punti di riferimento per tutti coloro che cercavano prodotti d’arredo di qualità e design, trasparenti o non, ma tutti rigorosamente realizzati con materie plastiche, oggi le cose sono molto cambiate: senza dubbio Kartell rimane comunque un nome di grande impatto, sinonimo di creatività e credibilità, ma insieme a lei tantissime altre aziende producono sedute trasparenti molto valide, non soltanto esteticamente. Tra i prodotti più innovativi commercializzati da questo storico marchio ad esempio troviamo la sedia Frilly, disegnata da Patricia Urquiola e realizzata in policarbonato trasparente (anche se è disponibile anche in versione coprente), che con un effetto ondulato che la caratterizza nella sua interezza, richiama le plissettature di un tessuto in un gioco ottico di colorazioni e sfumature davvero unico, particolare ed attraente.

Spider è una sedia impilabile, dal look particolarmente giovane e Ad onor del vero va detto che se, fino a qualche anno fa, le sedute realizzate in materie plastiche erano utilizzate per lo più in ambienti informali e di poche pretese, dove l’esigenza primaria era quella di spendere poco ed avere a disposizione prodotti resistenti, oggi invece, in particolar modo le sedute trasparenti, sono diventate davvero un must dell’interior design. Moltissime volte, soprattutto in tutte quelle abitazioni arredate in stile prettamente moderno, con mobili laccati lucidi (neri o bianchi che siano), proprio alle sedute viene affidato il compito di portare un tocco di colore, magari in modo tale da coordinarsi con altri complementi d’arredo o con i tessili e questo non soltanto in cucina, dove per ovvie ragioni la plastica è particolarmente indicata, ma anche nella zona giorno, dove solitamente alle sedute si richiede innanzitutto di essere belle, d’impatto ed accoglienti.

La medesima seduta realizzata in materiale trasparente, anziché in colore pieno ha un indubbio vantaggio: crea l’illusione di avere a che fare con uno spazio di dimensioni maggiori, proprio per questo motivo nel caso in cui si debba arredare un locale di pochi metri quadri, o molto “denso” dal punto di vista degli elementi d’arredo, è bene propendere per sedie trasparenti, se non totalmente quantomeno per ciò che concerne seduta e schienale, magari abbinandole ad un tavolo con piano in vetro.

Tra le varie sedute di questo tipo, semplice, ma bellissima e di grande impatto è l’Eau, proposta nel catalogo 2010 da Calligaris, realizzata con una struttura in acciaio, da scegliere in finitura satinata o cromata, che ha una seduta realizzata con un nuovo tecnopolimero, denominato San, che ha consentito di ottenere un senso di leggerezza incredibile a dispetto del fatto che si tratti invece proprio di un materiale solidissimo e resistentissimo. La particolarità di questa seggiola sta proprio nel fatto che il decoro presente su tutta la scocca (ovviamente realizzato sul retro della seduta in modo tale che sedile e schienale siano assolutamente lisci e comodi!) richiama inequivocabilmente il movimento propagatorio delle increspature concentriche dell’acqua, effetto inevitabilmente amplificato dalla trasparenza e che senza ombra di dubbio rende al massimo nella colorazione verde-acqua (anche viene prodotta anche in altre 4 colorazioni comunque molto belle). Altro aspetto da non sottovalutare, Eau viene realizzata anche in versione impilabile, consentendo di minimizzare l’ingombro!

Il designer olandese Marcel Wanders ha creato per Magis l'originale Sparkling Chair, realizzata in PET, ovvero una particolare plastica reciclata, utilizzata principalmente per fare bottiglie ed ottenuta da un processo di soffiaggio che consente di ottenere una trasparenza, unita ad un effetto lucido, senza eguali. Si tratta di una seggiola davvero singolare, non solo per il tipo di superficie singolare che la caratterizza e per il fatto di essere un prodotto ecosostenibile, ma proprio per le sue linee che la fanno apparire quasi come se fosse appena uscita da un cartoon.

Sara Raggi

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